Mentre il micro-lensing e lo strong lensing sono fenomeni relativamente rari,
ogni galassia osservata, sufficientemente lontana, è potenzialmente affetta da
weak lensing: ciascuna galassia vicina opera infatti da lente sulle galassie di
sfondo. Nella maggior parte dei casi la massa di una galassia non è
sufficientemente elevata per produrre una deformazione rilevabile
osservativamente. Il fenomeno assume però rilevanza quando affrontato in
termini statistici: calcolando infatti la deformazione media di un campione
sufficientemente elevato di galassie, è possibile ad esempio calcolare le
proprietà medie (massa e dispersione di velocità) degli aloni galattici
(galaxy-galaxy lensing). Più in generale, dall'analisi delle deformazioni
delle galassie in un'area di cielo è possibile tracciare una vera e propria
mappa della distribuzione di massa (oscura e non) in quell'area. Il weak
lensing può quindi essere usato come un vero e proprio telescopio
gravitazionale per la detezione di ammassi di galassie anche nel caso in cui
siano dominati da materia oscura e per la determinazione della loro massa
totale. Su scale ancora maggiori, anche la distribuzione di materia oscura
nell'Universo produce un effetto di weak lensing sulle galassie: è quindi
possibile usare la deformazione media subita dalle galassie (ellitticità) in
un'area di cielo per misurare i parametri cosmologici (cosmic shear).
Esempio di strong lensing in un'immagine HST dell'ammasso Abell 2218
(da Hubblesite gallery).
Il weak lensing beneficia chiaramente della disponibilità di surveys di
imaging a largo campo. Siccome però si basa sulla misurazione di effetti molto
piccoli, diventa essenziale la corretta trattazione degli effetti sistematici
(omogeneizzazione della PSF, trattazione della cosmetica delle immagini,
eliminazione delle aree con aloni prodotti da stelle brillanti...).
Considerando le aree elevate (centinaia di gradi quadrati) coperte da survey
quali quella del VST e l'imponente mole di dati che saranno prodotti (Terabytes
di dati), tale trattazione deve essere necessariamente automatizzata. Lo
sviluppo di tools specifici per il weak lensing nella riduzione delle immagini
astronomiche e nella misurazione delle ellitticità è quindi di cruciale
importanza.