Con il termine lensing gravitazionale si intendono quei fenomeni associati alla deflessione della
luce emessa da una sorgente, da parte di una distribuzione di massa intermedia (lente) fra noi e la
sorgente. L'effetto rientra fra le previsioni della Teoria della Relatività Generale di
Einstein, che ad esempio predice con esattezza che il Sole produce una deflessione massima di 1.74".
Nel caso di una lente puntiforme, la deflessione subita dal fotone emesso da una sorgente dipende
dalla massa della lente e dal parametro di impatto. La situazione è ovviamente più
complessa nel caso di una lente estesa.
A seconda del tipo di lente, si parla di:
Micro lensing, quando il lensing è prodotto da una
sorgente compatta, ad esempio nane brune o pianeti di massa sufficientemente alta;
Secondo la Teoria della Relatività,
qualunque massa provoca una distorsione del continuum
spazio-temporale.
Strong lensing, quando la lente è estesa, è
caratterizzata da un'elevata densità superficiale di massa e la separazione
lente-sorgente è sufficientemente bassa, come ad esempio nelle regioni centrali di
ammassi di galassie.
In tal caso il lensing produce immagini multiple ed altamente deformate. Lo strong lensing produce anche un'amplificazione della luminosità della sorgente di sfondo: ciò consente di osservare sorgenti ad alto redshift, che sarebbero altrimenti troppo deboli;
Weak lensing, qualora la lente sia estesa ma con densità superficiale di massa bassa e/o separazione angolare lente-sorgente alta (es.: galassie singole o regioni esterne di ammassi di galassie). In tal caso non vengono prodotte immagini multiple, mentre l'effetto principale consiste nella deformazione della sorgente, in direzione perpendicolare alla congiungente lente-sorgente.