Con il termine Nucleo Galattico Attivo (AGN) si
è soliti indicare l'esistenza di un fenomeno altamente
energetico (Lbol ~ 1042 - 1047
erg sec-1) all'interno del nucleo, o nelle regioni
centrali di una galassia (qualche centinaio di parsec, essendo
1 parsec ~ 3x1013 km), la cui origine non può
essere attribuita alle stelle.
Lo spettro è caratterizzato dalla presenza di righe
in emissione, sia permesse che proibite, e da un continuo
di natura non termica, la cui intensità può
variare su scale temporali comprese tra il secondo e l'anno.
Gli AGN possono essere anche intense radio-sorgenti: in
questo caso vengono classificati Radio Loud, viceversa
vengono classificati Radio Quiet. A quest'ultima
classe di oggeti appartengono le galassie di Seyfert,
suddivise a loro volta in Seyfert-1, Seyfert-2
e classi intermedie, ed i QSO. Gli equivalenti tra
i Radio Loud sono le Broad Line Region Galaxies
(BLRG), le Narrow Line Region Galaxies (NLRG),
ed i Quasar, rispettivamente.
Nucleo galattico in NGC 4321 fotografato dalla Wide Field Planetari Camera del Telescopio Spaziale Hubble nel 2001.
La suddivisione in Seyfert-1 e Seyfert-2 si base sulla presenza
o meno di una componente larga in emissione delle righe
dell'idrogeno, e dalla loro intensità rispetto alla
rispettiva componente stretta.
Si ritiene che la sorgente di energia di un AGN sia costituita
da un Buco Nero, alimentato da gas circumnucleare.
Le componenti larghe delle righe si formerebbero
in una regione distante circa 1 parsec dal disco di accrescimento
del buco nero, dove il gas è fortemente ionizzato:
questa regione è denominata Broad Line Region
(BLR).
Le componenti strette si formerebbero invece in una
regione molto più estesa della prima (circa 300 parsec),
e più distante dal buco nero rispetto alla BLR
(circa 10 - 100 parsec), dove il livello di ionizzazione
del gas è più basso: tale regione viene denominata
Narrow Line Region (NLR).
Il Modello Unificato, detto anche Modello Standard,
prevede che il buco nero centrale sia circondato da un toro
di polveri, collocato in una zona intermedia tra la BLR
e la NLR. Questo toro assorbirebbe la radiazione proveniente
dalla BLR per cui, se si osserva il nucleo lungo una direzione
non parallela all'asse del toro, questi oscura la regione
di emissione delle righe larghe e nello spettro risultante
sono presenti solo righe strette, tipiche delle Seyfert-2
(e/o NLRG). Viceversa, se il nucleo è osservato lungo
una direzione parallela all'asse del toro, sono visibili
sia la BLR che la NLR, per cui nello spettro si osservano
entrambe le componenti delle righe, tipico delle Seyfert-1
(e/o BLRG). I casi intermedi corrisponderebbero a direzioni
intermedie di osservazione.