Le tecnologie dei singoli sottosensori sono state adoperate con successo per lo strumento GIADA sulla missione spaziale Rosetta per lo studio della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Lo studio per l'adattamento al nuovo ambiente ed alle differenti proprietà fisico/dinamiche dei grani marziani è stato finanziato da ESA. Il progetto MEDUSA ha partecipato con successo all'Announcement for Opportunity ESA (AO4141) ed è stato presentato al centro ESA ESTEC (Noordwijk, Olanda) nei giorni 10-12 Dicembre 2002. In seguito è stato firmato un contratto ESA No.16205/02/NL/LVH per lo studio di fattibilità. MEDUSA è stato proposto come payload del rover Pasteur o del pacchetto geofisico (GEP) all'interno della futura missione ExoMars di ESA.
Il contratto ESA (scadenza Marzo 2007) ha avuto come obiettivo finale la progettazione, l'assemblaggio, il controllo via S/W e i test di un prototipo dello strumento MEDUSA. Il prototipo è stato completato e testato con successo ed è attualmente ubicato nei laboratori dell'INAF-OAC.
E' attualmente in corso uno studio di ottimizzazione delle prestazioni dello strumento che condurrà ad una configurazione finale da volo.