Scopo scientifico principale della missione PLATO (PLAnetary Transits and
Oscillations of stars) è la scoperta e lo studio di sistemi planetari
extrasolari tramite l'identificazione e l'analisi dei transiti.
PLATO osserverà un grande campione di stelle brillanti su un campo molto esteso,
dell'ordine di 1000 gradi quadrati, e permetterà di caratterizzare sia le stelle
ospiti che i pianeti.
La caratterizzazione include l'analisi sismica delle stelle ospitanti pianeti,
dalla quale ottenere una precisa misura di masse, raggi ed età, parametri
fondamentali per poi ricavare una misura delle stesse quantità per i pianeti
ospitati.
La missione PLATO è
stata proposta all'Agenzia Spaziale Europea (ESA) da un consorzio di
ricercatori europei in risposta alla prima Call for ESA Cosmic Vision 2015-2025.
Nell'autunno del 2007 PLATO, insieme ad altre 3 missioni di classe "M" (o
"medium class"), è stata selezionata per uno studio di fattibilità, al termine
del quale una (o due) di queste 4 missioni verrà definitivamente selezionata
per il lancio nel 2017.
La partecipazione italiana a PLATO riguarda sia gli aspetti scientifici che quelli
tecnologici, in particolare la costruzione dei telescopi e l'hardware di bordo.
A differenza di precedenti missioni, PLATO non sarà costituito da un unico
telescopio, ma da oltre una ventina di piccoli telescopi, con diametro
dell'ordine di 10 cm. Questo permette una maggiore versatilità dato che un
certo numero di telescopi guarderanno nella stessa direzione (ottenendo una
maggiore precisione), mentre altri punteranno campi adiacenti al fine di
allargare il campo di vista.
Informazioni più dettagliate su PLATO sono disponibili sul sito web nazionale.