Le Variabili Cataclismiche sono tra gli oggetti celesti più complessi
in termini di variabilità , da cui il loro nome. Esse possono
raggrupparsi in le Novae Classiche e Novae Ricorrenti, le cosiddette
Novae Nane, le variabili di tipo Novoide e le Variabili Magnetiche. A
loro volta queste classi si suddividono in sottoclassi a seconda dei
loro parametri fisici.
Nova Cygni 1992 : immagine della NASA ottenuta con il satellite Hubble
Space Telescope e con lo strumento dell'Agenzia Spaziale Europea Faint
Object Camera (FOC) in luce ultravioletta nel maggio 1993, 467 giorni dopo l'esplosione.
La fenomenologia è estremamente ampia, con
variazioni di luminosità che vanno dalle diverse magnitudini (Novae) a
qualche centesimo di magnitudine (Variabili Magnetiche) con scale di
tempo dai secondi agli anni. I processi in gioco sono molteplici e
consistono in un complesso interscambio tra l'accrescimento e
l'espulsione di materia. Infatti il trasferimento e l'accrescimento di
massa dipendono dallo stato fisico della stella secondaria, dai
parametri fisici della nana bianca così come dall'accoppiamento
magnetico tra le due stelle. I fenomeno parossistici come quelli
osservati nelle Novae sono dovuti a reazioni termonucleari che si
producono sulla superficie della nana bianca provocando espulsioni di
materia, mentre le esplosioni di tipo Novae Nane possono essere dovute
ad instabilità nei dischi di accrescimento o nel tasso di trasferimento
di massa, con conseguente perdita di materia sotto forma di vento stellare.