Le nane bianche costituiscono la fase evolutiva finale della maggior parte delle
stelle, quelle con massa iniziale compresa fra circa 0.08 e 8 volte la massa
del Sole. Si tratta di oltre il 97% delle stelle della nostra Galassia.
Ecco perché le nane bianche sono una componente fondamentale di tutte le
popolazioni stellari evolute.
Anche il Sole, fra circa 5 miliardi di anni, si trasformerà in una nana
bianca.
Prima di diventare nane bianche le stelle attraversano una fase di
evoluzione rapida in cui la maggior parte della materia esterna (l'inviluppo)
viene eiettata nello spazio circostante formando delle strutture peculiari, con
forme e colori molto vari e di grande bellezza che si chiamano nebulose
planetarie.
Ecco alcune immagini di nebulose planetarie riprese dal telescopio spaziale
Hubble.
In alcuni casi si tratta di composizioni di immagini riprese con differenti filtri
per far risaltare il gas ionizzato.
La figura illustra l'evoluzione del Sole dallo stato attuale (fase di Sequenza Principale,
a sinistra) allo stato successivo di Gigante Rossa, fino allo stato
finale di Nana Bianca (destra).
Notare che il disegno NON è in scala: il raggio attuale del Sole, di circa 700.000 km,
si dilaterà fino a raggiungere valori prossimi a 100 milioni di chilometri nella fase di
Gigante Rossa (inglobando Mercurio, mentre Marte e la Terra dovrebbero migrare più
all'esterno), per poi ridursi a poco meno di 10.000 km nello stadio finale di Nana Bianca.
Le nane bianche sono stelle che hanno definitivamente esaurito il
combustibile nucleare e vanno lentamente raffreddandosi.
Sono oggetti estremamente compatti con densità medie elevatissime, dell'ordine
di una tonnellata per centimetro cubo e sono dei laboratori naturali dove
studiare la fisica degli elettroni degeneri.