L'attività di ricerca che si svolge nel LFCP riguarda soprattutto i seguenti ambiti:
definizione degli obiettivi scientifici del canale ad alta risoluzione (HRIC). Questi ultimi consistono principalmente nell'identificazione di strutture topografiche superficiali, come ad esempio la grande varietà di crateri (testimoni del periodo di bombardamento meteorico), terreni collinosi e con discontinuità lineari quali faglie o sovrascorrimenti (dovuti ad attività tettonica), pianure (probabili depositi vulcanici) e piane intercrateri (pianure laviche o bacini di impatto), il cui studio ad altissima risoluzione spaziale (fino a 5 m/px al pericentro) permetterà di approfondire la storia vulcanica e tettonica passata del pianeta. Inoltre, la presenza di filtri a banda stretta permetterà uno studio multicolore, allo scopo di correlare le strutture superficiali con le variazioni di composizione osservate in alta risoluzione (in combinazione con le osservazioni dello spettrometro VIHI, a maggiore risoluzione spettrale ma con minore dettaglio spaziale).
Immagini di Mercurio della sonda MESSENGER: a sinistra, come sarebbe percepito dall'occhio umano; a destra, in falsi colori per esaltare le variazioni di composizione superficiale.
definizione dei requisiti di prestazione del canale, in funzione di quelli scientifici dettagliati per le differenti fasi della missione. Su questa base il LFCP ha sviluppato il progetto preliminare dello strumento, verificandone le caratteristiche funzionali e di prestazioni.
progetto preliminare delle ottiche della camera ad alta risoluzione; ottimizzazione del disegno; studio delle tolleranze optomeccaniche del sistema, in stretta collaborazione con il CISAS/Università di Padova, responsabile dell'architettura di sistema della suite; studio della stray-light del sistema, in stretta collaborazione con la controparte industriale del progetto; trade-off tra diverse configurazioni ottiche per l'ottimizzazione delle prestazioni e il raggiungimento dei requisiti ottici e di prestazione.
definizione delle funzionalità e prestazioni del sensore per l'acquisizione delle immagini, della sua elettronica di controllo e dell'elettronica principale (sviluppata in Francia dai colleghi dell'Institute d'Astrophysique Spatiale – IAS – di Orsay, presso Parigi), che gestisce il funzionamento dell'intero strumento.
definizione della strategia preliminare di osservazione del pianeta, in termini di: osservabilità delle strutture topografiche; tempistica delle osservazioni; distribuzione nella missione della memoria di massa allocata; strategia di ricomposizione dei mosaici; georeferenziazione delle immagini ad alta risoluzione all'interno della mappatura globale a media risoluzione.
attività di ricerca scientifica, basata essenzialmente sui dati disponibili delle sonde NASA Mariner 10 e MESSENGER, sui temi di maggiore interesse relativi alla geologia di Mercurio: mappatura geologica e delle strutture fragili diffuse sulla superficie del pianeta; analisi strutturale delle stesse per una interpretazione cinematica basata anche sulle conoscenze della geologia terrestre; estrapolazione delle osservazioni in termini di contrazione globale del pianeta ed identificazione di un modello di evoluzione tettonica a supporto della modellistica termo-meccanica dell'evoluzione di Mercurio; analisi della disposizione dei crateri in relazione ad eventuali faglie e sovrascorrimenti ad essi intersecati.