VIMOS durante l'integrazione al fuoco Nasmyth di VLT-Melipal
Nell'ambito del consorzio Franco-Italiano VIRMOS, l'INAF-OAC ha partecipato alla realizzazione dello spettrografo multioggetto VIMOS (VIsible MultiObject Spectrograph) installato al fuoco Nasmyth del telescopio UT3-Melipal del Very Large Telescope (VLT) di ESO.
Il progetto del consorzio VIRMOS ha prevalso nella competizione con un analogo consorzio australiano e lo spettrografo è stato selezionato per far parte della strumentazione del telescopio tecnologicamente più all'avanguardia al mondo.
Lo strumento è leader mondiale per la sua capacità di multiplexing; permette di acquisire fino a circa 1000 spettri simultaneamente, è dotato di una Integral Field Unit e ha la possibilità di lavorare anche in imaging. VIMOS è pertanto lo strumento ideale per effettuare osservazioni spettroscopiche di un gran numero di oggetti in breve tempo, allo scopo di produrre mappe dettagliate della distribuzione di galassie nell'universo e di condurre analisi statistiche su oggetti deboli. Queste enormi potenzialità sono ottenute attraverso un progetto di complessità senza precedenti nel campo degli strumenti destinati ai telescopi per osservazioni da terra: lo spettrografo è dotato di 4 canali indipendenti e di 52 assi motorizzati.
In sintesi VIMOS può lavorare nelle seguenti modalità:
IMG: Imaging con filtri UBVRIz in un campo di 4 x 7' x 8'
MOS: Multi-object spectroscopy, ottenuta attraverso l’uso di maschere (una per quadrante) preparate a Paranal adoperando una apposita Mask Manufacturing Unit. La risoluzione spettrale dipende dal grism adoperato e varia da 200 a 2500, in un range da 360 a 1000 nm
IFU: VIMOS è dotato anche di una integral field unit realizzata con 6400 fibers
Primo spettro in modalità multi-oggetto acquisito da VIMOS di una galassia debole
Integral Field Spectrum dell'area centrale della galassia Antenna acquisito da VIMOS
Nel progetto VIMOS i ricercatori tecnologi di INAF-OAC hanno sostenuto il peso di gran parte della componente tecnologica del progetto, progettando e realizzando la meccanica, l'elettronica di controllo e parte del software. In cambio della sua presenza tecnologica nel consorzio l’INAF-OAC ha avuto l'opportunità di partecipare allo sfruttamento scientifico dei dati raccolti nel corso delle survey, con una importante ricaduta scientifica per gli astronomi dell'istituto.
La Nebulosa del Granchio ripresa da VIMOS in modalità imaging
VIMOS è stato completato e offerto alla comunità scientifica nel 2002, dopo alcuni anni di intenso lavoro in Francia presso l’Observatoire de Haute Provence nella fase di pre-integrazione e in Cile a Cerro Paranal per il commissioning.
Collaborazioni
Oltre al personale di staff ha contribuito in varia misura al progetto
personale a contratto ora impegnato in attività di tipo industriale. A
tutti i vecchi colleghi, non citati per brevità, un meritato
ringraziamento.