Strettamente collegati con lo strumento VAMOS,
sono i programmi dell'INAF-OAC relativi alla produzione e test di strumentazione solare.
Il VAMOS acquisisce immagini solari a disco intero di intensità,
velocità e campo magnetico per lo studio delle oscillazioni solari.
Lo strumento usa filtri a banda stretta centrati sulle righe di
risonanza del potassio neutro.
Tali filtri, denominati filtri magneto-ottici (MOF), hanno generalmente
come parte fondamentale una cella a vapori di potassio o sodio,
la cui sostituzione si rende necessaria quando il metallo alcalino
è completamente evaporato. Questo implica un tempo di vita delle
celle dell'ordine di pochi anni.
La versione del VAMOS al potassio è operativa dal 1999 presso l'OAC
ed usa 2 celle che sono state costruite, seguendo le specifiche
descritte dal gruppo di fisica solare dell'OAC stesso, presso la
School of Physics and Astronomy dell'Università di Birmingham.
Nella prospettiva di una continua operatività del VAMOS e dello
sviluppo di altri strumenti basati sui MOF, si è reso perciò necessario
l'approvigionamento di ulteriori celle.
Dal momento che l'Università di Birmingham non è più disponibile
alla costruzione di questo tipo di celle, è stata installata presso
il laboratorio di ottica dell'OAC un'officina per la manifattura
delle celle stesse. Tale laboratorio verrà utilizzato anche per
lo studio dei profili di trasmissione dei MOF per raggiungere la
definizione delle procedure di costruzione delle celle e delle caratteristiche
dei MOF.
Il progetto è stato finanziato dal MIUR e dall'OAC per un totale
di circa 100 k€ per gli anni dal 2000 al 2004.