Esperimenti e tecnologie aerospaziali nella osservazione e simulazione del mezzo interstellare solido
Pasquale Palumbo¹
Supervisor: E. Bussoletti²
Abstract
1. Una serie di osservazioni astronomiche forniscono alcune indicazioni (qualitative e quantitative) sulla natura e sulle proprietà dei grani interstellari. 2. In una prima fase, materiali analoghi cosmici vengono individuati e caratterizzati in laboratorio allo scopo di interpretare le osservazioni esistenti. Nello specifico discuteró limiti e qualità dei risultati ottenuti. 3. I dati indicano la necessità di effettuare esperimenti specifici volti ad ottenere informazioni quantitative piú dettagliate e puntuali sui grani. In questa luce viene realizzato un esperimento su pallone stratosferico, Argo, che discuteró indicando particolarmente i miei contributi originali allo stesso. 4. Sulla scorta della nuova serie di dati, e del loro confronto con ulteriori misure in laboratorio, si evince che la conoscenza delle polvere cosmica puó realizzare un rilevante salto di qualità soltanto se sarà possibile studiare i fenomeni di formazione (nucleazione) ed evoluzione dei grani in condizioni che simulino quelle originali. Poichè essi nascono e si sviluppano nelle atmosfere delle stelle, sono necessarie allo studio condizioni di microgravità.
- contribuito alla definizione dell'esperimento, sulla base degli obiettivi scientifici determinati; - concepito e realizzato il fotometro, contribuendo anche alle ottiche di rifocalizzazione; - partecipato alle calibrazioni in laboratorio degli strumenti; - partecipato allesperimento ed alla successiva analisi dei dati.
- compiere una analisi critica della prima versione tecnologica dellesperimento, definendo le linee di sviluppo future; - determinare le caratteristiche di due nuovi apparati sperimentali complementari fra loro ed evoluzione del precedente; - realizzare i due apparati ed in particolare il sistema di raccolta in situ dei campioni prodotti per la successiva analisi morfologica e spettroscopica; - calibrare la strumentazione in laboratorio e renderla compatibile con i requisiti dettati da NASA ed ESA per il volo parabolico.