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Popolazioni stellari e variabili pulsanti in LeoIV: vincoli sugli scenari di formazione dell'Alone Galattico

Maria Ida Moretti¹

Supervisor: M Capaccioli¹,², V. Ripepi², M. Dall'Ora²
¹ Università degli Studi "Federico II", Napoli. Dipartimento di Scienze Fisiche
² Osservatorio Astronomico di Capodimonte


Abstract

Le dSphs sono tra i più affascinanti e misteriosi oggetti presenti nell'Universo. Scoperti relativamente da poco tempo, hanno già assunto un ruolo chiave nel vincolare teorie fondamentali nell'ambito della ricerca astronomica, quali la Lambda Cold Dark Matter theory e la struttura gerarchica dell'universo. Il presente lavoro di tesi è stato rivolto principalmente allo studio della popolazione stellare della galassia sferoidale nana (dSph) "LeoIV" recentemente scoperta.
Lo studio svolto, basato sull'analisi di 98 immagini in bande V, B, I ottenute con i tre telescopi INT, WHT e SOAR, sulle popolazioni stellari di LeoIV ha portato ai seguenti risultati:
  1. Individuazione di tre variabili RR Lyrae di tipo ab e una variabile SX Phoenicis. Per tutte le stelle variabili individuate sono inoltre state determinate le grandezze fotometriche e pulsazionali;
  2. stima del modulo di distanza di LeoIV sulla base della relazione luminosità-metallicità valida per le RR Lyrae: (m - M)_0 = 20.95 +/- 0.07 mag che corrisponde a una distanza di 155 +/- 5 kpc, valore in accordo con quelli riportati in letteratura e il cui errore è ridotto al 30%. Tale risultato conferma LeoIV come uno tra satelliti osservati più lontani dal centro Galattico;
  3. studio del diagramma colore magnitudine (CMD) (V, B - V) di LeoIV, che mostra diverse caratteristiche interessanti. Il confronto del CMD di LeoIV con quello dell'ammasso globulare galattico M15 ha evidenziato la presenza di un'unica popolazione vecchia e povera di metalli. Da tale confronto sono inoltre state ricavate delle stime per l'arrossamento, l'età, la metallicità e la distanza di LeoIV tutti in accordo con i dati presenti in letteratura.
  4. lo studio del diagramma CMD e l'osservazione della distribuzione spaziale delle variabili, hanno inoltre suggerito l'esistenza di un processo di deformazione in atto, probabilmente dovuto ad interazione gravitazionale con la Galassia;
I risultati ottenuti favoriscono uno scenario in cui le dSphs sono i "mattoni" costituenti l'Alone esterno della Galassia.
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